La Scuola di Narrazione Artistica Poliespressiva “Charles Dickens”

La Scuola dei Maestri per chi vuole imparare a narrare come loro ricavando le loro straordinarie competenze dallo studio sistematico delle opere immortali che essi hanno lasciato in eredità al mondo intero. Un Sistema formativo a più livelli scoprire e apprendere come sono fatti e come funzionano quei capolavori senza tempo e senza frontiere in cui sono implicitamente racchiuse le soluzioni e le regole per fare Arte con la Scienza.

Perché studiare la narrazione artistica «multiespressiva» e perché apprenderla dai capolavori dei più grandi narratori della tradizione umanistica

Volete imparare a narrare come un autore «Classico» e magari diventare anche voi dei «Classici»? Noi vi invitiamo ad apprendere l’arte del narrare dai Classici, entrando nei loro Laboratori di studio e acquisendo le loro stesse competenze sotto la loro guida virtuale e attraverso lo studio sistematico dei loro progetti.

Nella nostra Scuola vi offriremo gli strumenti adatti per acquisire e sviluppare, applicare e trasmettere gli insegnamenti dei grandi Maestri della tradizione umanistica, di coloro che sono riusciti a creare capolavori immortali in virtù delle straordinarie capacità che vogliamo insegnarvi ad «estrarre» e apprendere dalle loro stesse opere.

Per fare arte e poter ambire a realizzare opere immortali occorre imparare a controllare le «forme» espressive e quelle narrative; occorre farle interagire adeguatamente, non arbitrariamente come nella comunicazione ordinaria, badando non solo a «che cosa» si racconta ma a anche a «come» si racconta, perché la maggior parte delle informazioni, in un racconto artistico, si trasmette proprio attraverso questo «come», che viceversa nel linguaggio parlato e nella comunicazione ordinaria è lasciato in gran parte al caso.

Nella narrazione che tutti pratichiamo quotidianamente – e che da qualche buontempone può essere apprezzata e persino insegnata «come se fosse» narrazione artistica – l’attenzione al «come si racconta» è scarsa se non nulla. Anziché studiare, ricercare, elaborare «forme adeguate», ci si affida agli «automatismi», che, come si sa, vanno molto bene per dire o meglio «ripetere pensieri semplici e pensati da altri», ma certamente sono il primo ostacolo per chi vuole imparare a creare racconti «originali», e che abbiano quella «complessità di livelli e di prospettive» propria dei capolavori artistici.

Quando si narrano storie durante la vita quotidiana – magari convincendosi di essere diventati abili «affabulatori», dopo che si è riusciti ad affascinare alcuni ingenui ascoltatori con racconti della qualità e complessità di una «barzelletta» – non ci si preoccupa di come si sono messe in ordine le informazioni, né se si sono usate in modo appropriato le forme espressive.

Per semplici narrazioni basta affidarsi a «cliché» e ripetere «frasi fatte»; è sufficiente fare come nella «normale conversazione»: rassegnarsi all’«inadeguatezza» delle espressioni «stereotipate», usare «sinonimi» in modo disinvolto ritenendo sacrificabile la perdita di «sfumature di senso», e contrastare gli inevitabili «equivoci» – dovuti alla povertà linguistica delle espressioni adottate – utilizzando una dose di «ridondanza» discorsiva che è inammissibile in un testo artistico.

La narrazione artistica, infatti, al contrario della comune narrazione, deve «dire tanto con poco», sfruttando a pieno l’articolazione dei piani espressivi per rappresentare complessi intrecci di molteplici storie. In altre parole, nella narrazione ordinaria i pensieri non sono organizzati e drammatizzati con precise forme narrative in «intrecci» di storie; e le forme espressive sono adottate automaticamente, senza pretese di «adeguatezza», da un «repertorio di espressioni linguistiche di senso comune paragonabile a ciò che imparano i turisti per «cavarsela» in un paese straniero.

Il problema è che senza uno studio attento e rigoroso delle «forme narrative ed espressive», senza acquisire le capacità per elaborarle contemporaneamente, come farebbero un bravo «sceneggiatore» e un bravo «regista» lavorando insieme, il risultato è necessariamente disastroso; tuttavia può apparire «accettabile» nella misura in cui il prodotto abbia una funzione pari a un servizio giornalistico mal scritto che “riporti notizie” per la maggior parte già note al lettore/ascoltatore, e che verrà «archiviato» / «cestinato» / «dimenticato» dopo la sola e unica «prima distratta lettura».

Per queste ragioni, se si vuole imparare, praticare, ed eventualmente anche insegnare la «narrazione artistica», il «comporre» e il «narrare» non si dovrebbero considerare e trattare come studi separati, e neppure dovrebbero essere trascurati, sottovalutati o subordinati l’uno rispetto all’altro. Non esistono «belle storie mal raccontate» o «brutte storie ben raccontate»; in ogni caso il risultato è un pessimo racconto. Occorre imparare a «raccontare bene belle storie» se si vuole ambire a un risultato artistico. Di solito, però, chi insegna e chi studia la «composizione» non si preoccupa della «narrazione», e viceversa.

Quando poi la narrazione è unita a (e confusa con) una forma espressiva, nascono, ad esempio, gli illusori “corsi di narrazione cinematografica” (piuttosto che di sola “tecnica cinematografica”), come se le «regole della narrazione» con cui un bravo autore dovrebbe sapere elaborare soluzioni per la propria opera (intendiamo i «principi universali della narrazione artistica», perché quella non artistica è «standardizzata» e guidata inconsapevolmente da «cliché»), cambiassero quando si tratta di usare una diversa forma espressiva. Le cose si complicano ulteriormente quando si tratta di imparare a narrare usando più forme espressive, ad esempio per fare teatro di prosa o musicale, o cinema (che peraltro pochi si accorgono quanto sia o dovrebbe essere anche «musicale»).

In tutti questi casi non ci si domanda che funzioni abbiano – o dovrebbero avere – le parole, i testi letterari dei dialoghi, rispetto alle immagini e alla musica; non si pensa che possano e debbano trasmettere informazioni «diverse e complementari» piuttosto che «ridondanti o contraddittorie». Gli autori improvvisati, che “hanno qualcosa da dire”, ma non hanno mai riflettuto su «come dirlo», non trattano il narrare come una forma d’arte «multiplanare» che richiede una «adeguata interazione» tra «più piani espressivi». Di solito le ulteriori forme espressive sono considerate «accompagnamento», «illustrazione», e le si tratta (già dalla progettazione fino alla fruizione) come se fossero «appendici», dipendenti, accessorie, e meno rilevanti rispetto alla forma espressiva che si considera come principale e preponderante (la parola? Le immagini?).

Da queste premesse sono nati Corsi e Scuole settoriali di “tecnologia – un tempo analogica e ora – digitale” per “produttori di contenuti per il cinema e di televisione”, di “multimedialità” per “produttori di videogiochi”, di “storytelling” per produttori di “contenuti per i social network”, di “composizione musicale” per “musicisti», di “narrazione letteraria” per “romanzieri”, di “visual art” per “artisti contemporanei”, di “coreografia” per “ballerini”, di “recitazione” per “attori cinematografici” o per “attori teatrali”, di “canto” per “cantanti lirici” o per “cantanti pop”, di messa in scena per “registi teatrali” o per “registi cinematografici”, di «sceneggiatura” per “cineasti”, di “drammaturgia” per “drammaturghi”.

Ma per le stesse ragioni non è mai nata una Scuola come la nostra, che non sia cioè Scuola di «letteratura» «o» di cinema «o» di teatro «o» di teatro musicale, ma «Scuola di Narrazione Artistica con ogni forma espressiva».

Se siete interessati a imparare a narrare «con ogni forma espressiva e con più forme espressive integrate tra loro», solo nella nostra Scuola potrete studiare come farlo, investigando, insieme a noi, «come siano riusciti a farlo i più grandi autori e cantastorie»; cioè come essi siano riusciti a «sfruttare al meglio le specificità di ogni forma espressiva», lavorando a più mani (o meglio a più menti) in eccezionali collaborazioni con altri artisti, o diventando essi stessi «artisti polivalenti» per raccontare e riraccontare grandi storie attraverso tutti i canali disponibili per raggiungere ogni tipo di pubblico.

Qui, in questo Ambiente di Studio pensato per voi che già lavorate o intendete lavorare con la narrazione artistica, potrete apprendere i segreti della «mono-» e della «poli- espressività» narrativa, dalla narrazione orale, dal cinema di sole immagini e dal teatro senza parole o di sola parola, fino al teatro musicale, al musical e all’opera totale wagneriana.

Abbiamo creato questo Ambiente di Studio per consentire ai nostri «allievi con ambizioni autoriali» di scoprire la «trasversalità» delle capacità narrative necessarie per creare opere con diverse forme espressive, adoperandole sia singolarmente sia nella loro integrazione. Vogliamo che i nostri allievi imparino a creare un racconto che funzioni dando una forma narrativa alle informazioni depositate nella loro memoria – correlandole in modo «iperinformativo» – e sfruttando a pieno la composizione autonoma e complementare delle forme espressive per rappresentare adeguatamente le soluzioni narrative elaborate.

Quello che vogliamo dirvi, qui, è che la nostra Scuola è stata pensata appositamente per chi non si accontenta di ciò che gli hanno insegnato in altre Scuole.

In questo Ambiente di Studio, chi non è rimasto soddisfatto da ciò che ha appreso in Corsi tecnici e Scuole di narrazione settoriali, nonché dalla propria pratica di narratore con diverse forme espressive, potrà fare un salto «qualitativo»; potrà apprendere «come raccontare storie complesse in modo artistico», nei modi con cui le hanno raccontate i più grandi narratori della nostra tradizione umanistica.

Qui potrà imparare come si creano quei racconti per i quali sarebbe disposto a spendere anche una somma di denaro molto alta pur di poterli fruire, perché lui stesso non saprebbe neppure imaginare come arrivare a crearli. In questo Ambiente potrà occuparsi di quei racconti che che racchiudono e trasmettono gli insegnamenti immortali dei maestri; raconti potenzialmente immortali che non invecchiano, che possono parlare a generazioni di ogni tempo e luogo, e diffondersi ovunque e per sempre, senza temere di non superare il tempo e la società in cui sono stati progettati.

In questo Ambiente potrà studiare non già per diventare regista «o» sceneggiatore, compositore «o» librettista, romanziere «o» drammaturgo (mestieri per i quali potrebbe aver già conseguito un diploma o che potrebbe già star praticando), ma per comprendere «come» si racconta multiespressivamente un labirintico intreccio di storie, come si riscrive un racconto letterario in forma drammaturgica, come si compone a più mani un racconto a più livelli narrativi, come si collabora tra autori o come si può diventare un autore polivalente, un «one man band», imparando a controllare ogni fase e aspetto della progettazione narrativa ed espressiva per narrare racconti complessi che richiedono lo sfruttamento  ottimale di ogni piano espressivo.

In questo Ambiente di Perfezionamento alcune competenze sono presupposte: non vi offriremo corsi di dizione o di tecnologia, non di «linguaggio cinematografico» o di musica o di teatro, ma vi insegneremo «come usare al meglio ciò che avete già imparato»; e più avete già imparato, più vi insegneremo come ottimizzarlo.

Questo Ambiente di Studio, anziché proporre una formazione tecnica o specialistica settoriale, fornisce una competenza narrativa completa che può svilupparsi anche utilizzando – e implementando insieme a noi – i Sentieri Esplorativi e i Sistemi di Studio Reticolare che elaboriamo e sviluppiamo nelle nostre Botteghe. In questo modo i nostri allievi possono sperimentare e verificare con essi quanto hanno appreso seguendo in diretta o come podcast i nostri Cicli di Lezioni online.

Inoltre in questo Ambiente non vi faremo lezioni di teoria e poi vi lasceremo pasticciare in una pratica improvvisata senza alcun «controllo progettuale». Noi vi insegneremo a ricavare le più raffinate «soluzioni espressive e narrative» dallo studio di capolavori della narrazione artistica di ogni tempo e luogo; e vi faremo apprendere le «regole implicite» della narrazione artistica dallo studio delle soluzioni stesse.

Confrontando le soluzioni «riconosciute», sviluppando «modelli logici di possibilità», e «ricercando» quelle possibilità in altri racconti, «ipotizzando» soluzioni non ancora incontrate, ed elaborando nuovi intrecci «varianti», imparerete a «trasformare» un racconto in un altro, a colmare i «gradi separazione», ovvero a scoprire «parentele implicite» in ogni racconto, a «tessere labirinti narrativi», a riconoscere gli «archetipi narrativi» e ad elaborare originali «variazioni sul tema».

Lo ripetiamo: la nostra non è una «Scuola di narrazione» ma di «narrazione artistica», rivolta a chi vuole imparare a narrare senza lasciare nulla al caso; a chi vuole imparare a creare una «tessitura di correlazioni interne ed esterne al racconto» in modo da ottenere un «reticolo di domande e risposte» che appassionino ogni lettore e lo inducano a «rileggerlo» per scoprire ogni volta qualcosa di nuovo.

Volete che i vostri racconti entrino in quel dialogo indiretto con altri racconti e altri autori che fa dell’arte narrativa un universo parallelo da esplorare e indagare nelle sue variazioni senza fine? Noi vi insegneremo a «concepire la narrazione come un modo per far interagire tra loro i racconti», anche di diversi autori; un modo per creare «correlazioni implicite» che permettano ai fruitori di «viaggiare con la memoria» da un racconto all’altro inseguendo i «fili invisibili» che li legano e che invitano, da ognuno di essi, ad «esplorarne» altri, a ricercare e riconoscere in nuovi racconti «variazioni logiche» di «modelli archetipici e logici» condivisi.    

La nostra Scuola con questo Ambiente in particolare vuole creare un servizio di eccellenza unico nel mondo, adottando gli autori classici della tradizione umanistica nel ruolo di «Maestri virtuali» degli autori del futuro.

«Raccontare bene una bella storia» è «una scienza rigorosa e insieme un’arte antica e complessa». Un buon racconto, per riuscire a incantare e affascinare, deve essere costruito secondo «regole» precise; quelle «regole» che troviamo puntualmente «applicate» dai più grandi narratori di ogni luogo e tempo nelle «soluzioni» straordinarie da essi elaborate per i loro capolavori.

Questo Ambiente è stato progettato con l’intento di introdurre un’importante novità nel panorama formativo internazionale, dando vita ad uno spazio apposito e adeguato in cui si possano analizzare, definire e insegnare, con nuovi e più sofisticati strumenti, le competenze specifiche dell’arte narrativa.

Qui potrete anatomizzare l’architettura di un racconto artistico e seguirne le sue trasformazioni in ogni fase, dalla sua ideazione a tutte le fasi di elaborazione fino ad arrivare a quella, eventuale, della messa in scena teatrale, operistica e cinematografica.

Dall’arte dei cantastorie popolari a quella, più recente, dei grandi librettisti, drammaturghi, compositori, sceneggiatori, registi, noi abbiamo voluto recuperare le straordinarie competenze dei grandi autori del passato per trasformare i loro insegnamenti, espliciti ed impliciti, in un prezioso strumento di studio adatto a formare i giovani autori e studiosi del presente e del futuro.

Tra gli obiettivi di questo Ambiente vi è anche quello di incoraggiare autori e aspiranti autori a realizzare nuove tipologie di prodotti, che da un lato raccolgano l’eredità delle più mature forme di elaborazione narrativa proprie della tradizione umanistica, e, dall’altro, sperimentino le più avanzate tecnologie per la realizzazione e la distribuzione di produzioni multiespressive.

Questo Ambiente è stato concepito per formare i nuovi umanisti dotandoli di diverse competenze: sia narrative (inter-mediali) che espressive (trans- e multi-mediali), sia analitiche (inter- disciplinari) che didattiche (maieutiche); e mira anche a insegnare loro come realizzare nuove tipologie di prodotti, insieme spettacolari e didattici, basati sull’integrazione delle arti e sugli insegnamenti dei grandi autori di capolavori immortali in ogni forma espressiva e mediale: dalla favola orale al romanzo letterario, dall’opera musicale al cinema.

Attraverso un Ambiente formativo che sia anche Bottega – nel modo in cui per secoli, nelle Botteghe, gli autori vestendo anche i panni del Maestro trasmettevano ai loro allievi gli insegnamenti preziosi per diventare «autori» e a loro volta «Maestri» – noi ci proponiamo di insegnare non solo «come» controllare ogni aspetto controllabile dell’arte narrativa, ma anche eventualmente – per chi sia interessato a collaborare ai nostri progetti – «come» creare i nuovi strumenti di studio che noi stessi realizziamo e che mettiamo a disposizione degli utenti della nostra Scuola, affinché apprendano gli insegnamenti immortali dei più grandi narratori di ogni tempo e luogo.

Noi vogliamo contribuire a formare sia nuovi autori e «cantastorie» capaci di ri-raccontare le storie universali della tradizione umanistica, sia nuovi iper-autori, studiosi e didatti in grado, come noi, di realizzare nuovi strumenti per favorire lo studio della narrazione artistica e formare nuovi autori capaci di raccogliere e sviluppare l’eredità dei grandi Maestri del nostro passato.

C’è bisogno di tornare a «fare arte con la scienza», ma anche di «insegnare come fare arte con la scienza», perché gli artisti e gli scienziati, e i bravi insegnanti, non nascono per caso, ma attraverso un lento meticoloso processo formativo, che richiede di iniziare a seminare sin dalla scuola di base, affinché i ragazzi possano di nuovo considerare di intraprendere quel cammino che, per secoli, ha dato al nostro Paese un primato proprio nelle arti, nelle scienze, e nella didattica.

Questo Ambiente nel suo insieme costituisce uno strumento originale e apposito per poter analizzare, definire e insegnare le competenze specifiche dell’arte narrativa. Attraverso Cicli di lezioni e Sistemi di Studio Reticolare, oltre a una Bibliomediateca di risorse scientifiche e artistiche, vogliamo fornire ai nostri allievi diversi mezzi per apprendere, praticare e insegnare l’arte narrativa in ogni sua forma:

* artistica / scientifica

* drammaturgica / scenica

* orale / scritta

* mono-espressiva / poli-espressiva

* intermediale / transmediale

* lineare / reticolare

* seriale / enciclopedica

* multimediale / ipermediale

Ogni articolazione del nostro Programma di Studi può essere considerata come un diverso approccio allo «studio dei principi universali dell’arte narrativa», per aiutare gli allievi a scoprirli e ad apprenderli ragionando su capolavori artistici di diversa «composizione», ma di analoga qualità e complessità narrativa.

Per analizzare un «sistema narrativo» occorre un «metasistema cognitivo» in grado di «esplicitare» i meccanismi del sistema stesso assunto ad oggetto di studio.

Obiettivi comuni di ognuno dei «Sistemi di Studio Reticolare» che sviluppiamo per offrirli ai nostri allievi in questo Ambiente di Studio sono:

– anzitutto il controllo delle diverse forme espressive, per realizzare racconti logicamente concepiti come «sistemi», a più livelli e più unità interconnesse;

– quindi la capacità di ideare e analizzare architetture «poliespressive» come quelle, ad esempio, realizzate dagli autori dei capolavori del Teatro Musicale.

– infine la capacità di contribuire a progettare e realizzare «meta-sistemi», ausili per la formazione e la didattica (i Sistemi di Studio Reticolare) che, avvalendosi di una forma insieme artistica e scientifica (raccontando in forma narrativa artistica i meccanismi scientifici presenti nei capolavori artistici) aiutino gli aspiranti autori, oltre gli autori dei Sistemi stessi, ad indagare i principi della narrazione artistica e le loro applicazioni.

Con questo Ambiente di Studio vogliamo anche favorire la nascita di nuove «collaborazioni creative» tra librettisti e musicisti, direttori d’orchestra e registi, romanzieri e drammaturghi, sceneggiatori e registi, stimolando sia la capacità di dialogo tra artisti diversi, sia la formazione di «autori completi» in grado di gestire progetti complessi e coordinare gli apporti creativi.

Proprio per questo prenderemo in esame per voi e con voi le opere di quegli autori i cui insegnamenti costituiscono un modello di integrazione di competenze e di interazione tra discipline. Dai progetti di Richard Wagner a quelli di Orson Welles, dalle Botteghe umanistiche rinascimentali alla Factory della “Walt Disney Pictures” quando era diretta da Walt Disney e alla “Pixar Animation Studios” quando era diretta da John Lasseter, dalle collaborazioni tra Lorenzo Da Ponte e Wolfgang Amadeus Mozart a quelle tra Alfred Hitchcock e François Truffaut, vi faremo esplorare ogni campo in cui sia possibile rintracciare esempi di integrazione di competenze autoriali, suscettibili di essere trasformati in «lezioni ideali» per insegnare la narrazione, la composizione, la messa in scena.

Per questo Ambiente abbiamo adottato come «Maestri virtuali» i più grandi autori classici di opere narrative. Li abbiamo selezionati non solo per la loro eccellenza negli specifici settori, ma anche per la capacità di cooperare tra di loro nella realizzazione di un progetto artistico. Così potrete studiare esempi ideali e attuati di integrazione e di complementarità delle competenze autoriali.

Studiare la lezione dei maestri del passato per diventare gli autori del futuro, potrebbe essere l’«headline» della nostra Scuola.

Con questo Ambiente ci proponiamo anche di insegnare, ai nostri più promettenti allievi, come realizzare gli strumenti più adeguati per lo studio e la didattica dei principi universali della narrazione artistica: gli innovativi «Sistemi di Studio Reticolare» che abbiamo potuto costruire – e continuiamo a farlo – anche grazie alla collaborazione di coloro che, proprio attraverso di essi, hanno imparato a ricavare e a insegnare i principi narrativi presenti nei capolavori artistici oggetto di studio dei Sistemi.

Questo Ambiente prevede un’ampia offerta formativa, rivolta tanto agli aspiranti autori, quanto agli autori che vogliano acquisire più competenze, o affinare quelle che già possiedono, confrontandosi con le straordinarie capacità narrative ed espressive dei grandi autori classici.

La nostra attività formativa ruota intorno a grandi archetipi narrativi su cui si sono cimentati autori eccezionali provenienti dai diversi ambiti artistici.

Procedendo dal «particolare» all’«universale», i nostri allievi possono apprendere qui «come» estrarre dai più preziosi capolavori artistici l’insostituibile lezione dei Maestri del passato, e «come» farne uno strumento di «racconto multimediale» e di «didattica ipermediale».

Studiare avendo a disposizione gli archivi dei più grandi autori della Tradizione Umanistica, e collaborare a creare Sistemi per apprendere le loro straordinarie competenze, queste sono certamente alcune delle qualità che contraddistinguono la nostra Scuola. Tutti i nostri allievi possono disporre di risorse preziose da cui apprendere straordinari insegnamenti e su cui esercitarsi.

Ogni nostro Strumento di Studio attinge i propri materiali dagli Archivi che il nostro Istituto ricompone cura e valorizza non solo digitalizzandoli e correlando le risorse attraverso i Sistemi di Studio Reticolare, ma anche facendone oggetto di Cicli di lezioni e offrendo agli allievi la possibilità di verificare le competenze apprese indagando ed esplorando questa vastità di risorse.

La nostra Scuola dispone degli stessi archivi – come quelli rosselliniani che a loro volta raccolgono e integrano archivi di grandi umanisti del passato – su cui lavoriamo come Istituto per ricavare i «manuali metodologici» per apprendere le competenze di quegli autori.

Studiare l’opera di autori come Shakespeare o Wilde, Lubitsch o Hitchcock, Puccini o Verdi, Barrie o Disney o De Brunhoff vuol dire, in questo Ambiente, poter investigare, scoprire, confrontare, e ricercare le soluzioni con cui essi hanno creato i loro capolavori. Nel farlo potrete saltare da una scena all’altra, da un progetto all’altro, da una variante all’altra inseguendo i principi e le soluzioni che legano implicitamente queste opere. E per farlo avrete a disposizione i documenti rari e preziosi che abbiamo raccolto negli anni per i nostri Studi, e che ora potrete anche voi consultare e utilizzare per esercitarvi e per imparare a ragionare come ognuno di questi insuperabili maestri.